Il cessate il fuoco in Etiopia consente all’UNICEF e ad altre organizzazioni umanitarie di fornire cibo alla popolazione minacciata da una grave carestia. Le condizioni di sicurezza nel Tigrè continuano tuttavia a essere precarie.
L’UNICEF è pronto a intervenire con aiuti umanitari e ora, grazie al cessate il fuoco di lunedì, potrà raggiungere insieme ad altre organizzazioni le regioni finora inaccessibili per fornire alla popolazione, e in particolare ai bambini gravemente denutriti, il cibo di cui ha urgente bisogno per sopravvivere. Le condizioni di sicurezza continuano tuttavia a essere precarie.
Almeno 33 000 bimbi nel Tigrè soffrono di denutrizione acuta grave e senza aiuti immediati rischiano di morire. Nell’ultimo mese, il numero di ricoveri settimanali per il trattamento di questa condizione è quadruplicato e l’UNICEF stima che nel 2021 andranno curati fino a 56 000 minori di cinque anni. 5,5 milioni di persone, quattro milioni nel solo Tigrè, sono confrontati con una gravissima insicurezza alimentare.
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L’UNICEF, l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e il Programma alimentare mondiale (PAM) chiedono misure immediate per contrastare la gravissima insicurezza alimentare nel nord dell’Etiopia.
La minaccia di una carestia incombe in particolare nella regione di conflitto del Tigrè se non verranno potenziati gli aiuti alimentari e altri provvedimenti salvavita, non sarà permesso l’accesso illimitato al territorio e le violenze non cesseranno.
Secondo l’ultimo rapporto di varie organizzazioni onusiane, nel Tigrè oltre 350 000 persone vivono già in condizioni catastrofiche, mentre più di 5,5 milioni di abitanti della regione in questione e di quelle limitrofe degli Amara e degli Afar sono colpiti da una grave insicurezza alimentare.
«L’UNICEF è molto preoccupato per la situazione nel Tigrè, dove sempre più bambini piccoli e neonati sono colpiti dalla denutrizione e rischiano di ammalarsi, se non addirittura di morire.»
«Insieme ai nostri partner, forniamo aiuti negli ambiti alimentare, sanitario e idrico. Senza l’accesso umanitario, tuttavia, non possiamo soccorrere i circa 33 000 bimbi gravemente denutriti la cui vita è in pericolo. Il mondo non lo può permettere», ha dichiarato Henrietta Fore, Direttrice generale dell’UNICEF.
In situazioni come questa, è fondamentale agire rapidamente. Una donazione a favore del fondo dell’UNICEF Svizzera e Liechtenstein per le emergenze rende possibili interventi tempestivi. Grazie di cuore per il sostegno.